Magna Charta

The Magna Charta consisted in 63 articles and was a sort of petition of rights which was meant to protect the different classes of English society from the despotism of king John Lackland.

King John was a usurper, somewhat, in fact he had managed to become the heir to the throne taking advantage of the absence of his brother Richard I.

King John was excommunicated by the Pope and fought an unsuccessful war against the king of France losing all his French possessions.

With his despotic government King John exasperated the barons who at a certain point recognized the king of France as their lord.

the magna carta

La Magna Carta affonda le sue radici oltre cent’anni prima del 1215! Come mai? E’ quasi impossibile pensare che John sia stato l’unico responsabile della crisi del 1215. Al contrario la Magna Carta scaturisce da una condizione storica, da rapporti di forza, da consuetudini legislative cambiate pian piano negli anni, senza che i protagonisti fossero coscienti del tutto del cammino che stavano intraprendendo. Il tutto si iscrive nel grande processo medievale della costruzione delle monarchie nazionali e della lotta per il potere tra corona, nobiltà e clero.

In questo quadro Henry II (padre di Richard Lionheart e John Lackland) fu un monarca che guidò l’Inghilterra verso l’unificazione nazionale. Henry fu un monarca autorevole e intelligente capace di restituire alla corona d’Inghilterra quel prestigio che aveva perso dopo il caos del regno di king Stephen – periodo d’oro per i Baroni normanni, che avevano fatto un po’ quel che volevano.

All’inizio del suo regno, Henry non era stato considerato con il rispetto dovuto a un re. Era infatti figlio di Geoffrey of Anjou (Goffredo d’Angiò), un semplice barone che aveva fatto un matrimonio al di sopra della propria classe sociale, e di Matilda (Maud) figlia di Henry I e nipote di William the Conqueror. Matilda era la vedova dell’imperatore Henry V.

Henry II s’impone, invece, come uno dei monarchi più importanti del suo secolo. Compie lo sforzo di trasformare l’Inghilterra in una monarchia nazionale rinforzando la centralizzazione dell’amministrazione dello Stato e della giustizia, la qualità e accessibilità della quale furono portate ai massimi livelli. In Europa, in quel periodo, siamo di fronte a un lento riorganizzarsi degli stati, ancora orfani della caduta dell’Impero Romano. Nulla si era sostituito all’Impero come elemento stabilizzatore, punto di riferimento economico, sociale, politico e culturale. In Italia l’imperatore Federico II – che fu incoronato imperatore a Acquisgrana nel 1215 (!!!) – sta tentando di fondare uno stato moderno, una monarchia nazionale che superi tutti i particolarismi e provincialismi dei tanti staterelli, fonti di ricchezza culturale, ma abbastanza irrilevanti politicamente.

Il 3 settembre 1189 il figlio di Henry II, Richard (Lionheart) divenne re. Da cent’anni era la prima successione al trono avvenuta senza contestazioni e/o guerra. Dopo pochi anni, però, il governo di Richard aveva già causato malumori piuttosto rilevanti e, una generazione dopo, suo fratello John fu costretto a approvare un documento (la Magna Carta) che poneva forti limiti ai poteri della corona.

Gran parte del biasimo per quel che successe nel 1215 cade storicamente sulle spalle di John, ma senza dubbio egli raccoglieva i risultati degli anni di cattiva amministrazione e i rancori suscitati dal regno di Richard Lionheart.